sabato 29 agosto 2009

Le mie 10 domande a berlusconi

eggete le Mie 10 domande a Berlusconi!

Signor Berlusconi, sono stato preso, a causa di tutto questo clamore sollevato dalla Sua denuncia al quotidiano La Repubblica, dalla voglia di farLe anch' io, alcune domande.

Nel caso le giudicasse offensive La prego, se decidesse di denunciarmi, di non chiedermi una cifra così alta.

Mi creda, pur con tutta la mia buona volontà proprio non riuscirei a risarcirLa.

E adesso, mi consenta passo alle domande:

1.

Secondo Lei corrisponde al vero il detto che non ci sono più le mezze stagioni?
2.

Potrebbe dirmi se, secondo Lei, è vero il detto popolare” Piove governo Ladro”?
3.

Sostiene anche Lei che una volta i treni arrivavano sempre in orario?
4.

Pensa anche Lei che “Tira più un pelo di gnocca di una coppia di buoi?
5.

Perchè dopo aver costruito Milano 2 non hai proseguito,qualche difficoltà nel contare?
6.

Puoi rispondere alla domanda “Pesa di più un chilo di piume o un chilo di piombo?”
7.

Saprebbe dirmi, in assoluta sincerità, a che ora passa il 9 barrato?
8.

Viaggiando in auto si è mai scaccolato?
9.

Per profumare l'alito usa le mentine, per profumare le scoregge cosa usa?
10.

E' vero che in ascensore molla puzzette e poi da la colpa a Emilio Fede?

Restando in attesa la prego di porgere i miei più Distinti Saluti a quel cagacazzi di avvocato Ghedini.

giovedì 27 agosto 2009

L'Italia non gode, specie negli ultimi tempi, di una grande considerazione presso le altre nazioni.

Se togliamo qualche incontro con il presidente Tunisino ed l'intenso rapporto d'amore tra Silvio e il Libico, possiamo amaramente concludere che gli altri non ci cagano nemmeno di striscio.

Persino il presidente Turco Erdogan ha tenuto a farci sapere che la presenza di Berlusconi ,alla firma del trattato con la Russia per il gasdotto, era una presenza non gradita. Silvio si era, come si dice a Roma, “Imbucato”.

Forse per mancanza del senso del ridicolo o per megalomania, domani sera al L'Aquila ci sarà una cena con dei partecipanti a dir poco imbarazzanti.

Nemmeno le menti più creative della commedia sarebbero riusciti a mettere assieme i seguenti protagonisti: Berlusconi Silvio, capo del governo, impelagato fra l'altro, in scandali sessuali con prostitute e minorenni.

Gianni Lecca, suo factotum – Noto per il suo stomaco eccezionale, digerisce di tutto.

Mara Carfagna, nota per le sue doti straordinarie che le hanno consentito di diventare ministro aprendo la bocca ma senza bisogno di parlare –

Il Cardinale Bertone vice di Benedetto XVI. Il quale si pensa che chiederà un racconto dettagliato sullo svolgimento delle recenti vicende.

Convitato di pietra Umberto Bossi. Si parlerà molto delle sue iniziative contro la chiesa (destinate a durare il tempo di una scoreggia) e Berlusconi dovrà sudare sette camicie per convincere il Cardinale che quello di Bossi è tutto Folklore ad uso di quelli asinelli della Lega.

Una sola cosa possiamo sperare per il bene dell'Italia. Che la faccenda non attiri eccessiva attenzione e che all'estero passi inosservata.