mercoledì 30 settembre 2009

La Carfagna è una donna probabilmente in gamba e molto fortunata.

Mentre la sua attività nel mondo dello spettacolo non merita note particolari, la sua carriera in politica è stata veloce ed in breve tempo si è ritrovata, fooorse grazie alle attenzioni di Berlusconi, investita della carica di ministro.

Oggi viene fuori un altro fatto che la vede privilegiata dalla fortuna.

La Mara è riuscita ad acquistare un appartamento favoloso, 7,5 vani con una superfice di 160 Mq, in via Della Stamperia, a due passi dalla Fontana di Trevi e con vista sul Quirinale.

La fortuna entra in ballo quando si viene a sapere del prezzo stracciato da lei pagato.

930.000 euro per un appartamento che, in passato aveva ricevuto offerte fino a 1,2Milioni di euro.

Il fatto curioso è che la persona interessata all'acquisto, nel 2006, era anche disposta ad aumentare la sua offerta ma, stranamente, la proprietà lasciò cadere la trattativa.

Nel palazzo si dice che, prima di essere acquistato dalla ministra, l'appartamento era in vendita a 1.700.000 euro.

D'accordo che il propietario era libero di vendere al prezzo che voleva ma bisogna dire dire che la faccenda puzza di bruciato e nella migliore delle ipotesi vede il venditore e la Carfagna sospettabili di EVASIONE FISCALE. La qual cosa, per un componente del governo, risulta peggio che vergognosa. carfagna.jpg

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Va bene che si vede che la ragazza è dotata ,ma una dose così massiccia di sedere lascia allibiti


assegnato a Sandro Bondi il Premio Nobel

L'Italia grazie alla capacità, alla competenza, alla serietà del comportamento dei suoi componenti sta finalmente emergendo a livello mondiale e sale sempre più su nella stima dei vari organismi planetari.

Risale a pochi giorni fa la proposta di candidare il nostro Premier al, meritatissimo, Premio Nobel per la Pace ed ecco un altra piacevole novità.

Il comitato per l'assegnazione del Nobel per la Letteratura e Poesia pare abbia deciso di assegnarlo al nostro ministro della Cultura, Sandro Bondi.

La notizia, a dire il vero, giunge un po' inaspettata ma non può farci altro che piacere.

C'è però un particolare. Da parte del comitato organizzatore è stata posta la seguente particolare condizione.

Il premio sarà consegnato solo se il ministro Bondi presterà un giuramento solenne che lo impegna a non scrivere mai più poesie in tutta la sua vita.Sandro Bondi.jpg


domenica 20 settembre 2009

inzolini Merda(foto e varie opinioni)

Penso che sia il caso di operare un intervento umanitario a favore di una persona diversamente abile.

Purtroppo il direttore del TG.1 Minzolini Augusto è afflitto, fin dal momento della sua nomina a tale carica, da un deficit uditivo che lo colpisce, a volte, con attacchi di sordità completa.

E' nostro dovere di cittadini, in nome della corretta informazione, supplire a questo suo handicap.

Augusto, ascolta bene, MERDA, ha detto MERDA, Brunetta rivolgendosi alle “èlite parassite”

Oltre a MERDA nello stesso intervento il Brunetta ha pure augurato alla sinistra di “Andare a morire Ammazzata!”

Il caso ha voluto che, nel servizio del TG, proprio quelle frasi sono scomparse, prova evidente dell'infermità del Minzolini che, supervisionando il servizio non le ha ben comprese e ha preferito censurarle.
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Briccone ha detto: Brunetta parlar di merda ti mette bene assai
Perchè sei nano
ed hai la bocca vicino all'ano!

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Ecco il conto che pagheremo al Vaticano per le orge del porco

La chiesa “Perdona” ma non “Dimentica”.

Questo fa parte della sua storia, questi sono due modi di agire particolarmente fruttuosi.

Anche la virtù “iCrstiana” del perdono è usata per lucrare. Da sempre il perdono dato è stato fatto pagare a caro prezzo da chi disponeva di Potere o di Conquibus.

Figuriamoci poi il non “Dimentica”. Non esiste nessun posto al mondo, come i corridoi del Vaticano dove venga esercitata meglio la malefica arte del farla pagare.

Perciò prepariamoci con le mutande calate perchè pagheremo care e pagheremo tutte le coglionate compiute dal nostro depravato capo del governo.

I flebili rimproveri del quotidiano dei vescovi è servito per far capire a Berlusconi che era un ostaggio facilmente ricattabile.

Da abili doppiogiochisti quali sono, in un colpo solo hanno quietato i loro fedelissimi, turbati dal magma di peccati e nefandezze commesse dal capo del governo e contemporaneamente hanno stilato la lista delle richieste da imporgli.

Con i NOSTRI soldi il governo DOVRA' essere MOLTO GENEROSO quando ci sarà da finanziare le scuole dei preti, gli ospedali e le comunità religiose, quando ci sarà da concedere esenzioni fiscali.

E teniamo ben presente che non sono spiccioli, sono 5 MILIARDI di euro che tutti gli anni vengono sfilati dalle nostre tasche per finire nei forzieri del Vaticano.

CORNUTI e MAZZIATI, questo è quello che ci tocca.

Il puttaniere si rotolava nelle orge e noi pagavamo il conto perchè le residenze di Palazzo Grazioli e Villa Certosa sono state dichiarate residenze governative e perciò il conto, per pagare un esercito di puttane, presentato dal ruffiano Tarantini veniva recapitato a noi.

Vita dura dura per noi con un semi dittatore al governo.

Vita facile per la chiesa che lo tiene in mano e lo fa ballare come un macaco.

martedì 15 settembre 2009

LEGA LADRONA!

Anche domenica, in forma piuttosto minacciosa, a Venezia, Umberto Bossi ha lanciato, a colpi di slogan la sua sfida al “Potere Romano”
Uno slogan veramente identitario anche se piuttosto frusto è
“Roma Ladrona!”
Bello non tanto ma efficace, al popolo leghista piace sempre.
Non starò ad approfondire quanto, nella presunta fogna romana, i pesci della Lega nuotino a loro agio.
Una persona che ha avuto un ruolo importante nella storia dell'umanità ha detto:
”Chi è senza peccato scagli la prima pietra!”
Credo che la Lega proprio non abbia molto le carte in regola per scagliare sta famosa pietra.
Negli anni bui di tangentopoli sarà bene ricordare che la neonata Lega Nord fu beccata con le mani nella marmellata.
Benchè allora fossero praticamente 4 gatti, nella richiesta di finanziamenti illegali si facevano sentire e riuscivano ad aggiudicarsi una bella fetta di quella torta.
Messo con le spalle al muro dai giudici Umberto Bossi non solo ammise il reato ma pensò bene, per convenienza, di restituire il malloppo.
Già allora la Lega dimostrava di avere nel suo DNA le seguenti caratteristiche:
Dei dirigenti particolarmente”Furbi”. Pronti a gridare “Al ladro” e fare man bassa
Una base costituita da militanti che erano privi di capacità di giudizio e “Bevevano dal culo come gli asini”
Dico questo perchè, invece di prendere i loro capi a calci in culo, organizzarono una colletta per restituire il malloppo che, nel frattempo era “Evaporato”.
Si tenga conto del fatto che la cifra era di parecchie centinaia di milioni delle vecchie lire.
Considerando che si parla dell'inizio degli anni 90, non erano né quisquilie nè pinzillacchere.
Un aspetto tragicomico della faccenda venne dalla “Cerimonia” della consegna dell'assegno ai giudici.
Il Malandrino smascherato Bossi Umberto si fece riprendere dalle telecamere, di fronte al Palazzo di Giustizia, e davanti ai suoi sostenitori, già allora adoranti, rivendicò l'onestà dei leghisti.
Onesti per causa di forza maggiore o restituivi oppure era facile finire ospite di San Vittore.